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CICLO-VIAGGIO C.E.G.

2024-09-07

Ecco il ciclo-viaggio C.E.G.

Un tratto della “Monaco-Venezia” lo scenario della due-giorni dell’escursionismo giovanile.

Da Dobbiaco a Vittorio Veneto, lungo circa 150 km., tra monti, laghi e borghi altoatesini e veneti.

Una edizione indimenticabile per i giovani (tra i 9 e i 17 anni),ciclo-escursionisti di Magicabike l’uscita che in qualche modo chiude l’estate e, anticipando l’inizio della scuola, ha regalato ai ragazzi del Progetto “CEG” un bellissimo momento di svago, attività ludico motoria, ma anche e soprattutto conoscenza del territorio.

Infatti, sulla base delle linee guida del “Ciclo Escursionismo Giovanile”, giunto al suo terzo anno, il programma di questo ciclo-viaggio partito da Dobbiaco (BZ) e giunto a Vittorio Veneto (TV) ha dato la possibilità ai venti ragazzi partecipanti di scoprire un territorio suggestivo e naturalistico quali le Tre Cime, il Monte Cristallo, quindi i sei laghi lambiti nei due itinerari; da quello di Dobbiaco al Landro, dal Lago di Santa Croce ai Laghi Blu (Morto, Restello e Negrisiola) per sfiorare poi le acque del Meschio, fiume della pedemontana veneta lungo una trentina di chilometri. Ma anche la Valle del Boite con l’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d'Ampezzo e dopo 45 chilometri finisce la sua corsa confluendo nel Piave all’altezza di Perarolo. Paese del bellunese, Perarolo è stato un porto fluviale lungo il Piave da dove partivano le zattere per il trasporto del legname diretto alla Repubblica di Venezia, tanto da avere un museo dedicato, il Museo del cìdolo (una sorta di chiusa artificiale, costruita interamente in legno) e del legname che, ospitato nel palazzo ottocentesco denominato “Casa dei Trofei”, racconta la storia della fluitazione del legname. Perarolo fu anche luogo di villeggiatura del Re d'Italia Vittorio Emanuele II e della regina Margherita presso la villa Lazzaris-Costantini, tanto che ancora oggi si può ammirare, così come il giardino e la serra con una torretta belvedere. E questa è solo una delle tante conoscenze storiche spiegate ai ragazzi nelle loro diverse fermate che li ha portati quindi alla loro prima tappa presso “Villa Letizia”, casa alpina gestita dalla parrocchia del duomo di San Donà che ha ospitato i ragazzi, grazie alla disponibilità dei volontari Daniele, Francesco, Cesare e la signora Bianca.

Dopo il pernottamento e colazione via per il secondo itinerario, da Valle di Cadore a Vittorio Veneto, svoltando in direzione Soverzene (davanti al Monte Toc) lungo la ciclabile che alla fine ha portato il gruppo direttamente sulla spiaggia del Lago di Santa Croce. Da qui ascesa del Fadalto e giù attraverso piccoli paesi e borghi bagnati dai “Laghi Blu” e poi, lambendo le sorgenti del Meschio, arrivo alla Vittorio “storica”, in piazza Flaminio, davanti al Palazzo Todesco per poi raggiungere il punto finale in Piazza XXV Aprile.

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