Il CEG sulla… Via dell’Acqua

Escursione autunnale tra natura, cultura e simboli di “rinascita”.

Domenica 12 ottobre il C.E.G. ha vissuto un’intensa giornata all’insegna dell’esplorazione, della condivisione e della scoperta, grazie a un percorso sapientemente tracciato dalla Guida Tiziano,

che ha saputo regalare a grandi e piccoli un’esperienza ricca di fascino e significato pedalando sulle tracce del suggestivo itinerario la “Via dell’Acqua”.

L’escursione autunnale si è svolta nei dintorni di Pieve di Soligo, punto di partenza per i due gruppi divisi in base all’età dei ragazzi: il gruppo Marmolada e Antelao da una parte, e il gruppo Col Visentin dall’altra.

I primi hanno affrontato un percorso di oltre 40 km, partendo dalla ciclabile del Soligo e attraversando gli incantevoli borghi di Valmareno e Cison di Valmarino, fino a raggiungere il maestoso Leone Alato di Tarzo. Quest’ultima, spettacolare scultura in legno realizzata dall’artista Marco Martalar, è la più grande al mondo nel suo genere: alta più di 7 metri e lunga 10, è composta da oltre 3.000 pezzi di radici recuperate dopo la devastante tempesta Vaia. Il Leone, simbolo di resilienza, rinascita e identità veneta, ha lasciato un segno profondo nei giovani escursionisti.

Il gruppo Col Visentin, invece, ha percorso un anello leggermente più breve ma altrettanto suggestivo. Dopo aver seguito il corso del Soligo, affluente del Piave, si è concesso una visita all’elegante Abbazia di Follina, ammirandone il chiostro e il fascino storico. Il paesaggio, tinto dai colori caldi dell’autunno, ha offerto scorci perfetti da fotografare, tra vigneti ordinati, colline morbide e alberi in trasformazione.

A conclusione della giornata, tutti i partecipanti si sono ritrovati nel parco di Pieve di Soligo, dove li attendevano i genitori accompagnatori. Il parco era animato da una vera e propria festa cittadina, tra giostre, auto storiche e il celebre spiedo più grande del mondo, che ha reso ancora più gustoso il panino condiviso per chiudere in bellezza l’escursione.

Un appuntamento che resterà impresso nel cuore dei partecipanti, grazie al perfetto equilibrio tra avventura, cultura e convivialità. E ora, tra quindici giorni, l’attesa “castagnata”; pedalata sul territorio alla “Corte” di Nonno Renzo tra animali comuni, “scoparsi” e unici per chiudere con merenda e caldarroste !!